“Un libro delicato e potente… perché il dolore può diventare il codice segreto di due innamorati.”
Chiara Gamberale
«Questa storia racconta di Caterina, che ancora non c’è, e di tutte le Caterine che già ci sono. Dice di una assenza e di molte presenze che cercano uno spazio sicuro dove convivere dentro di me. Dice della infelicità ma anche della meraviglia in essa contenuta.»
Caterina non esiste. La figlia che Marta e Fabio da lungo tempo sognano di avere non è mai arrivata, nonostante tutti i progetti e tentativi – dalle visite specialistiche ai cicli ormonali, dalla fecondazione assistita ai consigli degli esperti, veri o presunti – che negli anni hanno tenuto viva la speranza ma anche incrinato la felicità della coppia. Marta, medico competente e appassionato, trascorre intanto le sue giornate nel reparto di ematologia e oncologia pediatrica in cui lavora cercando di salvare i figli degli altri, trasformando, nei momenti migliori, l’ospedale in un mondo quasi magico in cui tenere a bada «il drago del dolore».
In questo commovente e lucidissimo memoir, che parla di malattia e infertilità di coppia con una scrittura limpida e precisa, Marta Verna condivide con i lettori le sue esperienze di medico e di paziente, riuscendo a intrecciare, con grazia, dolore e speranza: «Quanto si impara quando si diventa pazienti, quanto si capisce dell’importanza di dosare ogni singola parola, ogni gesto che si compie». «Ci fu un tempo in cui fummo nostro malgrado soli nel dolore comune. Poi ci fu un tempo in cui fummo insieme nel dolore condiviso. Poi restò solo il tempo in cui avremmo voluto essere soli per potere smettere di vedere tutto quel dolore».
Perché, nel momento in cui si desidera un figlio, non è più possibile tornare alla dimensione precedente, sia che il figlio arrivi sia che esso non arrivi mai. Ma se Caterina non esiste, esistono invece i pazienti che Marta ha in cura: sono nati e lottano per continuare a vivere Andrea, Giulia, Pesciolino e tutti gli altri bambini che incontriamo in queste pagine toccanti. I bambini a cui Marta ha donato il suo tempo, un po’ di sollievo, un percorso di guarigione… A volte, nei casi più fortunati e preziosi, la possibilità di una vita nuova…