Fino al 2020 non saranno anni di vacche grasse, forse in nessun angolo dell’Occidente. Per l’Italia potrebbero essere ancora anni di vacche magre, come quelli finora trascorsi dalla bolla dei mutui subprime. Possiamo evitarlo? Possiamo finalmente invertire la tendenza e iniziare un nuovo ciclo di crescita?
Sì, possiamo farlo, assicura Marco Magnani. Ma non succederà per caso o per fortuna. L’Italia di fine decennio sarà in gran parte il risultato delle decisioni di oggi, delle sfide che saremo capaci di affrontare: far ripartire la mobilità sociale e restituire la fiducia nel futuro ai giovani, promuovendo il merito fin dai primi cicli scolastici; rilanciare lo sviluppo locale, attraverso le eccellenze territoriali produttive e della conoscenza; valorizzare la cultura dell’innovazione e la creatività imprenditoriale; investire finalmente in ricerca, anche creando le condizioni per attrarre in Italia quella “delocalizzata” delle multinazionali; coltivare il “giacimento petrolifero” rappresentato da arte, ambiente e cultura. Non basta valorizzare e riqualificare il turismo, dobbiamo creare “nuovi mestieri” e sperimentare nuove tecnologie, favorire l’integrazione culturale e valorizzare la diversità, per cogliere le opportunità che si offrono a un paese divenuto multietnico e l’importanza del Pil generato dagli immigrati (molti dei quali sono oggi piccoli imprenditori). Il catalogo delle sfide e delle opportunità è vasto: percorrendolo, si scoprono i nuovi sentieri di crescita.
L’Italia si vede meglio da lontano. Magnani lo dimostra con questo libro tempestivo e necessario, maturato all’Università di Harvard, negli Stati Uniti. Scritto dalla “giusta distanza”, con la prospettiva di un osservatore esterno ma attento e coinvolto. Il risultato è un’agenda di proposte concrete fondate sulla riscoperta, il potenziamento e il rilancio di ciò che l’Italia già possiede: il patrimonio culturale, del quale l’imprenditorialità, l’eccellenza dei ricercatori e le idee innovative sono parte essenziale e spesso ignota. Un contributo importante e vitale al risveglio del Paese, per spronare cittadini e istituzioni a ritrovare fiducia e voglia di progettare il futuro. Con lucidità ed equilibrio, così che le vacche possano diventare, se non grasse, almeno sobrie.
Con la collaborazione di Angelo Ciancarella
Altre interviste:
Festival di Trento: http://youtu.be/MSy6eUAdVx8
Rai Economia: http://www.economia.rai.it/articoli/sette-anni-di-vacche-sobrie-come-sar%C3%A0-litalia-del-2020/25124/default.aspx