C’è chi considera la birra solo un prodotto industriale buono per ubriacarsi. E c’è chi crede nei birrifici artigianali, nei malti speciali e nei luppoli esotici. Secondo due intenditori come Mika Rissanen e Juha Tahvanainen, però, la birra è molto di più.
Un ingrediente di grande tradizione culinaria, una fonte di ispirazione, un ponte tra i popoli; la birra è da almeno dieci secoli parte della storia del vecchio continente.
Ogni capitolo di questo libro ci racconta un episodio in cui la birra è stata testimone di qualche epocale avvenimento storico – finendo naturalmente per influenzarne in qualche modo gli esiti: da Martin Lutero, che preparò la sua difesa alla Dieta di Worms anche grazie a un barile di birra ricevuto in regalo, fino all’assedio di Sarajevo negli anni novanta, quando l’unica fonte d’acqua potabile rimasta in città era la fabbrica della lager locale; passando per le birre di re e operai, frati trappisti e soldati, tifosi di calcio, ciclisti disidratati e primi ministri irlandesi alticci, senza dimenticare il putsch di Monaco del 1923, quando l’astemio Adolf Hitler improvvisò un colpo di stato proprio in birreria.
Un viaggio spumeggiante, a bassa gradazione alcolica ma ad altissimo tasso storico: perché l’Europa è stata fatta (anche) grazie a qualche sorso di birra.