TIPPING POINT
di Malcolm Gladwell

TIPPING POINT

La vendetta del punto critico

Los Angeles: il 29 novembre 1983 un uomo rapina sei banche in sole quattro ore, conquistando un nuovo record mondiale. È la giornata simbolo di un’epidemia di crimini che affliggeva la città già da dieci anni, innalzando ladri e banditi a celebrità cittadine. In un certo senso, rapinare banche era una “moda” e, come per ogni moda, quando il punto critico viene toccato, comincia il declino: all’inizio degli anni novanta, dopo il picco, il numero di rapine crolla di colpo. Com’è stato possibile?

Venticinque anni fa Malcolm Gladwell pubblicava il suo primo libro, Il punto critico, un bestseller internazionale diventato un vero classico, entrato nella cassetta degli attrezzi dei leader politici, degli imprenditori, dei sociologi, giù giù fino alle chiacchiere da bar. Gladwell si arrovellava su come si diffondessero le idee, e alla fine dimostrava come in fin dei conti fossero simili a virus “benefici”. Nasceva così l’epidemiologia sociale, un modo di analizzare i fenomeni di massa con quell’ottimismo tipico degli anni post Guerra fredda e pre 11 settembre, di chi crede che i piccoli cambiamenti possano produrre grandi effetti positivi.

Venticinque anni dopo, Gladwell torna sul luogo del delitto e decide di addentrarsi nel lato oscuro del punto critico. Perché in questi venticinque anni è cambiato il mondo: in un presente fatto di paranoia, deficit di attenzione, fake news, polarizzazione e sistemi politici pericolanti, le idee sono come virus voraci e inarrestabili, scatenati spesso da chi ha capito bene come usare la “forza dei piccoli cambiamenti” a proprio vantaggio. Oggi più che mai dobbiamo conoscere le epidemie culturali e i loro meccanismi, non solo per innescarle ma anche per imparare a difenderci dal contagio. Come spiega Gladwell, «gli stessi strumenti che usiamo per costruire un mondo migliore possono anche essere usati contro di noi». E se non vogliamo che si compia La vendetta del punto critico, dobbiamo correre ai ripari al più presto.

MALCOLM GLADWELL, giornalista e sociologo, è nato in Inghilterra, cresciuto in Ontario, Canada, e risiede a New York. Ha lavorato a
lungo per il “Washington Post”, dove è arrivato a dirigere la redazione newyorkese, e dal 1996 scrive per il “New Yorker”. Nel 2016 ha lanciato il podcast Revisionist History. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo e sono tutti bestseller internazionali, soprattutto Il punto critico. I grandi effetti dei piccoli cambiamenti, pubblicato per la prima volta nel 2000 e recentemente riproposto da Utet in tascabile. Per Utet ha pubblicato anche Il dilemma dello sconosciuto. Perché è così difficile capire chi non conosciamo (2020) e Bomber Mafia. Gli scienziati, i generali e i piloti che volevano cambiare le sorti della seconda guerra mondiale (2021).


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