Sta arrivando la fine del mondo?
di Agnese Codignola, Francesca Coin, Giulia Corsini, Ferdinando Cotugno, Gianluca Didino, Barbara Frale, Ludovica Lugli, Ilaria Mazzini, Emanuele Menietti, Guido Mori, Franco Palazzi, Claudia Pasquero, Paolo Pecere, Simone Pieranni, Daniele Zinni

Sta arrivando la fine del mondo?

15 punti di vista sulle paure e i rischi apocalittici del nostro presente

Nel giugno del 1947 la rivista “Bulletin of the Atomic Scientists” pubblica in copertina l’immagine stilizzata di un orologio con le lancette ferme a pochi minuti dalla mezzanotte: è la prima comparsa del Doomsday Clock, un orologio ideale che, sulla base della valutazione di molti scienziati, segna quanto ci stiamo avvicinando alla fine del mondo.
All’epoca, all’indomani di Hiroshima, la preoccupazione era esclusivamente atomica, ma nei decenni seguenti le minacce apocalittiche sono proliferate, moltiplicandosi spaventosamente con l’arrivo del nuovo millennio: siccità, inquinamento, estinzioni animali e vegetali, inondazioni, terremoti, guerre, sviluppi tecnologici fantascientifici, precarietà economica e tensioni sociali.
Intanto, i media tradizionali cavalcano le paure a colpi di titoli a caratteri cubitali, mentre nei social network rimbalzano immagini e video in cui ci immergiamo passivamente e depressivamente, come fossero visioni da un futuro distopico.
Non si tratta più di sognare una fine del mondo, sembra, ma di scegliere quale fine del mondo ci aspetta. O meglio, abbiamo in realtà il sospetto che il mondo continuerà a esistere, placido e surriscaldato, ma senza di noi. È davvero così? O è solo la narrazione seducente dell’apocalisse che ci ha mortalmente assuefatti?
Abbiamo riunito quindici scrittrici e scrittori che si occupano di ambiti molto diversi, e li abbiamo invitati a ragionare intorno a queste domande. Gli interventi che ne sono scaturiti attraversano discipline e argomenti disparati: ecologia, tecnologia, biologia, astrofisica, geopolitica, arte, letteratura, climatologia, economia, storia, cibo, lavoro, sociologia, social media.
Al di là di ogni potere apotropaico, in ogni caso,
Sta arrivando la fine del mondo? è una domanda utilissima. Serve a fermarsi un attimo e raffreddare gli animi, a decodificare il presente per immaginare il futuro di specie che ci aspetta.

Agnese Codignola si è laureata in chimica e tecnologie farmaceutiche e ha lavorato come ricercatrice dell’Università di Milano, dove ha conseguito il dottorato in farmacologia. In seguito si è dedicata interamente all’attività divulgativa, diventando giornalista professionista. Oggi collabora con i principali gruppi editoriali su temi inerenti la salute, l’alimentazione e la sostenibilità ambientale, tiene lezioni e partecipa a podcast, trasmissioni radiofoniche e televisive.  Tra i suoi libri: Il corpo anticancro (con Michele Maio, Piemme 2017), Curare i bambini è la mia medicina (con Franca Fossati-Bellani, Solferino 2020) e Il destino del cibo. Così mangeremo per salvare il mondo (Feltrinelli 2020). Con Utet ha pubblicato LSD. Da Albert Hofmann a Steve Jobs, da Timothy Leary a Robin Carhart-Harris: storia di una sostanza stupefacente (2018).

Francesca Coin, sociologa e docente universitaria, ha insegnato in diverse università in Italia e all’estero, tra gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Svizzera. Si occupa di lavoro e diseguaglianza sociale. Collabora con “Il Sole 24 Ore” e “Internazionale”. Il suo ultimo libro si intitola Le grandi dimissioni. Il nuovo rifiuto del lavoro e il tempo di riprenderci la vita (Einaudi, 2023).

Giulia Corsini, veterinaria della notte presso un grande ospedale vicino a Cambridge, è esperta in medicina e chirurgia d’emergenza, e terapia intensiva veterinaria. Appassionata di scienza, nel tempo libero si dedica alla lettura, ai viaggi e al debunking scientifico, con l’obiettivo di sfatare miti sul mondo animale. In passato ha scritto per varie riviste e giornali, tra cui “The Vision” e “NeXtQuotidiano”, e ha collaborato con organizzazioni come Pro-Test Italia e Italia unita per la corretta informazione scientifica

Ferdinando Cotugno (1982) è un giornalista, si occupa di ecologia, clima e politica. Per il quotidiano “Domani” cura la newsletter Areale. Nel 2020 ha pubblicato Italian Wood. Alla scoperta di una risorsa che non conosciamo, i nostri boschi (Mondadori), nel 2022 Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine).

Gianluca Didino (1985) è nato in Piemonte e vive e lavora a Londra. È autore di Essere senza casa (minimum fax, 2020) e Brucia, memoria (Quanti Einaudi, 2021). Suoi articoli e racconti sono apparsi su riviste italiane e anglofone, tra cui “Internazionale”, “IL” del “Sole 24 Ore”, “Los Angeles Review of Books”, “Literary Hub”.

Barbara Frale (Viterbo, 1970) è una storica del Medioevo ed esperta di documenti antichi. Dopo la laurea e il dottorato in Storia presso l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia, nel 2001 è entrata in servizio come Ufficiale presso l’Archivio Segreto Vaticano, dove ha potuto approfondire gli studi sui Templari direttamente sulle carte originali custodite nell’archivio pontificio.
Ha collaborato con vari quotidiani ed emittenti televisive italiane ed estere per la realizzazione di servizi e documentari storici.
Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: I Templari e la Sindone di Cristo (il Mulino, 2009), La Sindone di Gesù Nazareno (il Mulino, 2009), Il principe e il pescatore. Pio XII, il nazismo e la tomba di San Pietro (Mondadori, 2011), L’inganno del gran rifiuto. La vera storia di Celestino V, papa dimissionario (Utet, 2013) e Crimine di Stato. La diffamazione dei Templari (Giunti, 2014).

Ludovica Lugli è nata nel 1991 a Modena. È una giornalista e dal 2016 lavora nella redazione del “Post”, per cui scrive soprattutto di clima, ambiente e libri. Ha curato due numeri di “Cose spiegate bene”, la rivista-libro di carta del “Post”, e insieme a Giulia Pilotti conduce il podcast mensile Comodino.

Ilaria Mazzini (1966), ricercatrice dell’Istituto di Geologia ambientale e geoingegneria del cnr, ha conseguito la laurea in Scienze geologiche presso la Sapienza – Università di Roma e il dottorato di ricerca presso l’Università Ludwig Maximilians di Monaco di Baviera. I suoi principali campi di interesse sono gli studi paleoambientali e attualistici del Quaternario basati su microfossili, che indagano gli impatti antropogenici, la paleoclimatologia, la paleobiologia della conservazione, così come la geoarcheologia nelle acque interne e nei sistemi marginali marini in tutto il mondo.

Emanuele Menietti vive a Milano, ma è di Torino. Scrive di scienza, tecnologia e nuovi media sul Post, con Beatrice Mautino conduce il podcast “Ci vuole una scienza”.

Guido Mori è nato a Firenze nel 1978. Diplomato al liceo classico e laureato in Chimica, le sue passioni sono sempre state tre: la scienza, la cucina e la politica. Fondatore della scuola di cucina “Università della cucina italiana”, dirige i master dell’ateneo IUL in arti e scienze culinarie, pasticceria e arti bianche e giornalismo enogastronomico, e insegna nel corso superiore di cucina di ALMA.

Franco Palazzi è assegnista di ricerca in filosofia presso l’Università degli studi di Firenze. Ha scritto Tempo presente. Per una filosofia politica dell’attualità (ombre corte, 2019) e La politica della rabbia (Nottetempo, 2021).

Claudia Pasquero è professore associato di Oceanografia e Fisica dell’Atmosfera presso l’Università di Milano-Bicocca. Collabora con l’Agenzia spaziale europea e ha ricoperto incarichi di insegnamento e ricerca presso numerosi istituti stranieri (tra cui UCLA, CalTech, Harvard University).

Paolo Pecere insegna Storia della filosofia all’Università di Roma Tre ed è Fellow alla Italian Academy of Advanced Studies della Columbia University. Si occupa dei rapporti tra scienze e filosofia in età moderna e contemporanea. Tra i suoi libri più recenti: il romanzo Risorgere (Chiarelettere, 2019), il saggio La natura della mente (Carocci, 2023), e i saggi narrativi Il dio che danza (Nottetempo, 2021) e Il senso della natura (Sellerio, 2024).

Simone Pieranni, giornalista, ha vissuto in Cina dal 2006 al 2014 dove ha fondato China Files, agenzia editoriale che collabora con diversi media italiani attraverso reportage e articoli sulla Cina e sull’Asia. Dal 2014 al 2022 è stato responsabile della redazione esteri del “Manifesto”. Oggi lavora a Chora Media, per cui ha realizzato i podcast Altri Orienti e Fuori da qui. È autore di Red MirrorIl nostro futuro si scrive in Cina e La Cina nuova, usciti per Laterza. Nel 2023 è uscito Tecnocina, storia della tecnologia cinese dal 1949 a oggi, per Add editore.

Daniele Zinni (1986) scrive di meme e social media su “Il Tascabile” e altrove. Nel 2023 ha scritto Meme del sottosuolo (Einaudi), ha curato la mostra “Nel gioco dei meme” per il festival Educa Immagine di Rovereto e ha partecipato al Teatropostaggio di MALTE e Collettivo ØNAR. Nel 2024 ha contribuito all’installazione The Detective Wall del collettivo Clusterduck, esposta in “Poetics of Encryption” al KW Institute for Contemporary Art di Berlino.


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