“Io comunque sono una figura stupefacente, anche se non mi piace molto parlarne”, ha scritto di sè Daniil
Charms negli anni trenta del Novecento. Sua moglie Marina, rintracciata, cinquant’anni dopo aver lasciato la
Russia, dal critico Vladimir Glocer, racconta la sua stupefacente vita con Charms e la sua vita ancora più
stupefacente dopo l’arresto e la morte di Charms.
L’assedio di Leningrado, la fuga, i nazisti, la deportazione in Germania, la fuga, Parigi, la madre, il marito della
madre, il Venezuela, il tassista, la libreria esoterica. Un libro memorabile.
– Paolo Nori
VLADIMIR GLOCER (1931-2009), critico letterario, ha dedicato i suoi studi alle avanguardie letterarie degli albori dell’era sovietica, con particolare attenzione al gruppo Oberiu, a Daniil Charms e ad Aleksandr Vvedenskij.