Immanuel Kant ha dimostrato che la nostra conoscenza si regge su due idee, quella di tempo e quella di spazio, e ha sostenuto che queste due idee sono innate nella nostra mente. Sono “forme a priori” della nostra conoscenza sperimentale, le impalcature che reggono ogni nostra rappresentazione della realtà, ogni spiegazione e interpretazione. Se queste due idee non fossero innate, non potremmo costituire conoscenza empirica, cioè non potremmo costruire spiegazioni della realtà, dai fenomeni fisici alle costruzioni umane che caratterizzano la superficie terrestre. Non potremmo, però, neppure costruire immaginazioni del mondo, del nostro essere del mondo, del senso che i luoghi hanno per la nostra esistenza, del nostro essere “qui e ora”.