Un italiano in fuga dal suo paese, ingegnoso e versatile ma povero di risorse che non siano il proprio talento. Un Ulisse dalle multiformi capacità e dai mille lavori, nato a Venezia da un ballerino scappato di casa e da un’attrice dalla personalità forte e indipendente, approdato poi a Roma, Lione, Londra, Mosca, grazie a coraggio, curiosità inarrestabile e al magnetismo della sua intelligenza.
Questo è Giacomo Casanova, antesignano perfetto della generazione cresciuta tra Erasmus e Interrail, raccontato da Lia Celi e Andrea Santangelo, con la consueta verve narrativa, abbinata a rigore storico, erudizione e padronanza delle fonti. I due autori ripercorrono tutte le tappe di una vita straordinaria da cui emerge non solo il fascino del grande seduttore ma anche e soprattutto il carisma di un personaggio che può essere preso a modello da tutti gli italiani che vogliono sfruttare in modo attento e spregiudicato i propri talenti.
In questa biografia vivace e inconsueta Giacomo Casanova è un vero e proprio “social network umano”, un nomade che viaggia per l’Europa sullo sfondo di un secolo ricco di contraddizioni come il Settecento, lasciandosi indietro amori, intrighi, duelli, evasioni rocambolesche, persecuzioni e incontri straordinari – da Goldoni a Cagliostro, da Caterina di Russia a Voltaire.
Un Casanova per “millenials” senza patria né patrimonio ma ricco d’ingegno, in grado di farsi strada nelle più importanti corti europee e dotato di una personalità in cui si riflettono gran parte delle caleidoscopiche caratteristiche di un’umanità che, al netto dei tricorni e dei finti nei, assomiglia incredibilmente alla nostra.