Flavio Parisi è capitato a Tokyo quasi per caso: l’ha scelta d’istinto come meta di vacanza dopo i mesi a rovistare tra le carte di un archivio friulano, per la tesi in indologia. In Giappone ha trovato una cultura che mescola antico e moderno, tra panorami struggenti e notti al neon, ma soprattutto una lingua viva e per lui sostanzialmente ignota. Sapeva infatti tre frasi in croce di giapponese, ma si è subito intestardito a impararlo da autodidatta, attaccando bottone con gli avventori un po’ alticci delle izakaya e con gli anziani che popolano i sentō, i bagni pubblici dove si va per riscaldare le ossa prima di coricarsi sui futon in case di legno piene di spifferi. Nel giro di qualche mese ha imparato i primi rudimenti, si è iscritto a un corso di calligrafia e soprattutto ha deciso di fermarsi a vivere lì, grazie a uno stipendio da insegnante di dizione per cantanti lirici – con cui parlava per lo più italiano. Ma alla fine il giapponese l’ha imparato, anche perché le persone che incontrava erano tutte incuriosite da questo giovane friulano che voleva a tutti i costi entrare nella loro splendida e difficilissima lingua. Vent’anni dopo, Parisi ha deciso di restituire il favore, insegnando un po’ di giapponese a tutti noi. Ma non solo: sfrutta le espressioni idiomatiche, gli alfabeti sillabici e gli ideogrammi, il linguaggio non verbale, le poche regole e le infinite eccezioni, per farci entrare nella filosofia e nella cultura di uno dei paesi più affascinanti al mondo. Scopriremo i vari gradi con cui ci si può inchinare e il complicato galateo per non provocare meiwaku (“fastidio”, ma è un eufemismo); ci aiuterà a ordinare al ristorante e a orientarci nelle labirintiche stazioni, ma anche a capire il modo in cui si esprimono (o non si esprimono) le emozioni in pubblico; ci racconterà del rapporto controverso che i giapponesi hanno con la natura e dell’ossessione che hanno per gli hobby altrui, e propri.
Alla fine di questo libro forse non saprete parlare giapponese, ma saprete parlare con i giapponesi nel vostro prossimo, inevitabile, viaggio a Tokyo.
Flavio Parisi è nato in Friuli ma da vent’anni vive a Tokyo, dove insegna dizione e lingua italiana ai cantanti d’opera giapponesi (ma non solo). Ha scritto per il Touring Club Italiano, collabora spesso con “il Post” (tra le altre cose, è l’informale corrispondente dal Giappone di Tienimi Bordone) e tiene con cadenza irregolare un podcast dal nome Pesceriso. È ospite del programma televisivo Cool Japan sulla rete nazionale giapponese nhk, e in quanto italiano viene spedito di volta in volta a scoprire lati sconosciuti del Giappone. Ama giocare a baseball.