Avesta
curato da Arnaldo Alberti

Avesta

Qual è l’origine dell’uomo e delle cose create, quale il loro destino, quale logica regge il tutto? A queste domande rispondono i testi iranici che conosciamo col nome di Avestā (“Il fondamentale”), scrittura sacra della antichissima religione monoteista che onora Ahura Mazda (“Signore che crea col pensiero”). Tramandata per secoli oralmente o, come vuole un’altra tradizione, subito dettata dal profeta Zarathustra ai suoi discepoli, questa Parola o rivelazione divina è stata canonizzata nella presente raccolta di testi. Si tratta di un’opera che si è accresciuta nel tempo: la sua presumibile prima stesura del X secolo a.C. ha trovato compimento solo alle soglie dell’Era islamica. Al messaggio zarathustriano originario, l’Avestā più antico, si sono aggiunti, nel tempo, nuovi inni, nuove disposizioni liturgiche e rituali, nuove regole e relativi commenti esegetici e teologici, che costituiscono l’Avestā più recente. L’intero corpus avestico, antico e recente, viene presentato per la prima volta integralmente tradotto in italiano e commentato.

Arnaldo Alberti (Treviso, 1935), scrittore e slavista, si è formato a Venezia alla scuola di Evel Gasparini. Da decenni porta avanti ricerche etnologiche, linguistiche e religiose sulle reciproche influenze tra le culture slava, iranica e turca dell’Asia Centrale, d’Europa e del Medio Oriente.


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