«Di tanti santi non ci resta che un nome sul muro. È comunque notevole quante storie siamo riusciti a inventarci, con quel nome e poco altro.»
Nel 374, Ambrogio viene acclamato dai fedeli nuovo vescovo di Milano. Non avendo ancora ricevuto il battesimo e non sentendosi abbastanza preparato, Ambrogio fa di tutto per rifiutare la carica. Si narra che pur di convincere i cittadini della sua ineleggibilità comandò torture contro i suoi servi e organizzò un’orgia con amici e prostitute, finendo arrestato per schiamazzi e atti osceni. Non servì a nulla neppure il tentativo che fece di fuggire dalla città. I milanesi erano convinti della loro scelta, mentre il futuro santo e dottore della Chiesa, di diventare vescovo, non aveva alcuna voglia.
E Ambrogio non è di certo il solo, tra coloro che popolano il calendario, a percorrere una strada accidentata verso la santità: nelle pagine di questo vertiginoso repertorio troverete migranti mediorientali e spregiudicati ricconi, donne costrette a vendere il proprio corpo prima del matrimonio con Cristo, uomini martirizzati – molto probabilmente – per le loro preferenze sessuali, e ancora femmine travestite da maschi e maschi travestiti da femmine, spie e assassini, esattori delle tasse e commercianti di schiavi. Oggi, mentre spesso i loro nomi vengono sventolati in difesa di una mal compresa fede nei valori tradizionali, vale la pena ridisegnare un ritratto di questi padri – e madri – della religione cattolica, liberandoli dai rigidi confini del santino, recuperando quella profondità umana che ha caratterizzato le loro vite.
In questo Catalogo dei santi ribelli, Leonardo Tondelli raccoglie le parabole di fragilità e amore, redenzione e salvezza di chi, pur di opporsi al proprio destino, ha forzato i limiti morali della società del tempo, rifiutando convenzioni e credenze. Dagli evangelisti e dai protomartiri alla rinuncia di san Francesco, fino ad arrivare a Padre Pio, infatti, la strada per la santità passa attraverso la ribellione.