Twitsofia
13.10.2015

#CondividereLaScuola e comunicare


#CondividereLaScuola e comunicare

di Cristina dell’Acqua (@CristinaDellAcq)

#CondividereLaScuola al Festival della Comunicazione di Camogli

A settembre aprono scuole e città, le seconde con festival culturali che crescono di numero e qualità di anno in anno. Il mio settembre di Festival l’ho inaugurato con una immersione di mezza giornata nel Festival della Comunicazione di Camogli, trasformata per l’occasione in una moderna agorà di quelle ricostruite con maestria da Piero Angela, peraltro presente all’evento. Da ogni Festival si torna cambiati. Le idee sono contagiose e quelle che derivano dalla contaminazione di linguaggi e prospettive lo sono ancora di più: Camogli è stata una scuola cielo aperto.

L’11 settembre ho ascoltato filologi e giornalisti di spicco, da Maurizio Bettini a Ferruccio de Bortoli a Mario Calabresi e, indirettamente, in un dopo Festival in treno confrontandomi con altri insegnanti, Massimo Montanari. Un denominatore comune ha legato, a mio avviso, i dibattiti a cui ho assistito: l’attenzione dei relatori alla sfera dell’educazione. L’educazione è comunicazione di saperi.

Ho ascoltato spunti che, concretamente, possono essere calati nella quotidianità scolastica come oggetto di riflessione attiva, attraverso dibattiti ed una attenta programmazione, proprio perché  frutto di una comunicazione che porta con sé valori autentici. Maurizio Bettini, parlando di “Indovini e linguaggio degli animali”, ha proposto un interessantissimo parallelo tra la divinazione antica e i sondaggi d’opinione moderni: entrambi non sono solo un modo per conoscere il futuro ma anche, e soprattutto, un modo per prendere decisioni politiche ed economiche sul futuro. Intercettare il pensiero di una maggioranza è un desiderio senza tempo. Massimo Montanari, mi raccontano in treno, presentandosi con una cipolla in mano, è riuscito a visualizzare come il “linguaggio della cucina”, oltre a comunicare identità culturale, ha come tutti i linguaggi una sua grammatica condivisa, che non è la stessa ovunque. Nel cibo, come nel linguaggio, esistono un lessico (ingredienti e parole, il dizionario di un linguaggio), una sintassi (associazioni alimentari all’interno di una cultura e frasi all’interno delle quali le parole assumono un significato) e una retorica (modi di consumare un cibo e modi di presentare) stratificate come le foglie delle cipolle. In un’aula, una modalità simile di porre il senso stratificato della grammatica renderebbe l’argomento indimenticabile. Ferruccio de Bortoli, all’interno di un dibattito legato alla comunicazione aziendale, non tralascia di parlare della responsabilità che le aziende devono assumersi nel  saper comunicare i loro valori ai giovani perché possano misurarsi con essi già dai banchi di scuola. Su tutti, ricorda de Bertoli, l’etica del senso di responsabilità e il valore delle diversità. Mario Calabresi in una lezione di comunicazione giornalistica, parlando di “come una foto può cambiare la storia”, con la sua potenza comunicativa, ha posto l’importante questione della responsabilità culturale e civile di chi fa informazione: riportare testimonianze della realtà, non  ideologie. Solo così si possono formare coscienze dotate di senso critico. Dicevo contaminazione di linguaggi e prospettive, ma anche di antico, moderno e quotidianità.

Questa è di per sé una forma di didattica, è la spina dorsale di una scuola con i piedi ben saldi nella realtà.
P.S. Il maltempo ha fatto sospendere gli appuntamenti del 13 settembre. Risultato? Twitsofia, in programma per quella giornata, come ogni diva che si rispetti, si fa attendere. Ma la felicità sta nell’attesa, e sono certa che Luna Orlando non esiterà a stupirci con nuove twitsorprese!

 

Cristina dell’Acqua insegna Latino e Greco al Collegio San Carlo di Milano dove riveste anche il ruolo di coordinatrice del Liceo Classico Interculturale e coordinatrice didattica. È socio fondatore di Koinè International Association, organizzazione non-profit che promuove gli studi classici. Si occupa di “Arts Integration”, integrazione del curriculum tradizionale con discipline artistiche. Autrice de Il futuro è antico con K. Deignan, Ed. Paloalto (2011), sull’utilizzo del teatro nell’educazione. In uscita, con la stessa casa editrice, l’ebook Il dialogo è un’arte, la scuola che vorrei. Scrive anche per “Education 2.0”, blog del “Corriere della Sera” canale scuola.