Se Internet, Facebook, Twitter, WhatsApp e i social network hanno completamente trasformato la vita, il modo di comunicare, le relazioni e gli affetti delle persone, perché non dovrebbero fare lo stesso con l’idea di morte, di immortalità, di lutto e di ricordo?
Lo hanno già fatto, in realtà, come dimostrano la nostra quotidianità digitale e le ultime notizie tecnologiche: i profili commemorativi si alternano nelle nostre home ai profili attivi, mentre ci rifiutiamo di cancellare i contatti di persone care, e li custodiamo nelle rubriche dei telefoni; intanto, le manifestazioni di lutto collettivo virtuale diventano di celebrità in celebrità sempre più partecipate, spuntano i primi funerali trasmessi in streaming e si testano le prime chat che permettono di dialogare in tempo reale con amici morti.
Superando la più sfrenata fantasia romanzesca, la tecnologia si è ormai spinta fino a quelle zone tradizionalmente considerate le più private e intime dell’esistenza umana, le più lontane dal caos e dall’informalità del web, dal chiasso dei social network.
Cosa resterà, allora, della nostra vita online? Che fine faranno tutti i nostri dati – e-mail, tweet, status, fotografie e video – dopo la nostra morte? Rimarranno in cloud per sempre, intatti ed eterei, o si potrà ancora aspirare a un oblio delle informazioni? Che forme prenderà, in definitiva, la nostra eredità digitale?
Da sempre attento agli aspetti più controversi della società dell’informazione, esperto di criminalità informatica e investigazioni digitali, Giovanni Ziccardi si inoltra senza timori nell’intricato rapporto tra morte e vita nel cyberspazio, tra diritto all’oblio e minacce (o desideri) d’immortalità tecnologica.
Da un avamposto del presente, Ziccardi osserva il futuro delle nostre vite digitali, costruendo un libro sorprendente, ricco e scorrevole. Un tema delicato e complesso diventa così non solo comprensibile ai non esperti, ma anche curioso e insospettabilmente leggero: Il libro digitale dei morti, un vademecum per chi vuole sopravvivere in rete, o, forse, scomparire del tutto.