La dotta ignoranza, scritta nel 1440, è l’opera principale di Nicola Cusano. Il trattato, composto da tre libri, si occupa di Dio e dell’universo, con Cristo come punto di congiunzione fra i due. La “dotta ignoranza” è l’unica posizione che l’uomo può occupare di fronte all’infinità divina: quella di chi intravede una possibilità di conoscenza che tuttavia va al di là delle proprie capacità di comprensione. Dotto è quindi l’uomo che “sa di non sapere”, come Socrate insegna, e conosce la portata dei propri limiti. L’opera è oggi riedita in veste digitale, per la cura di Graziella Federici-Vescovini, e corredata di note ipertestuali.