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30.07.2015

Mai stati meglio a scuola: esercizi di Storioterapia


Mai stati meglio a scuola: esercizi di Storioterapia

di Ermanno Ferretti (@scrip)

Vite curiose di artisti #MaiStatiMeglio

Non è mai particolarmente facile insegnare ai giovani, o almeno cercare di farlo nel migliore dei modi possibili: un po’ per il naturale scollamento anagrafico che separa il docente dal discente, un po’ perché da parte degli studenti c’è spesso una certa refrattarietà ad avvicinarsi alle discipline scolastiche. E così si cerca, quando se ne ha le forze, di mettere in campo una serie di strategie alternative per interessare i ragazzi allo studio del latino, della storia, della matematica, della chimica: si visitano musei, si guardano filmati, si cercano approcci trasversali che però, il più delle volte, ci fanno faticare tanto e ottenere poco.

Certo i risultati poco soddisfacenti dipendono in buona parte dai ragazzi, che a volte non si farebbero smuovere nella loro indolenza nemmeno da un carro armato, ma anche dalla poca fantasia di noi docenti che, anche quando siamo animati da ottime intenzioni, facciamo fatica a reinventarci e a trovare un linguaggio adatto per parlare a quelli che potrebbero essere nostri fratelli minori, figli, nipoti.

Per fortuna, in alcuni casi vengono in nostro soccorso dei libri – magari non pensati primariamente per le scuole – che ci propongono un modo diverso di presentare gli argomenti e un approccio più fresco alle materie che noi insegniamo da anni. Così è stato per Mai stati meglio, il bel volume di Andrea Santangelo e Lia Celi che ho scoperto ormai un anno fa grazie alla segnalazione di amici; un libro che parla di storia con un approccio che gli autori definiscono storioterapeutico, cioè con l’intento di mostrare come molti dei malanni del nostro tempo possano essere affrontati più facilmente, se non addirittura risolti, se vissuti con un approccio storico.

Per chi, come il sottoscritto, ha sempre confidato nel potere taumaturgico della risata, che anche a scuola sa far miracoli, l’occasione è diventata presto ghiotta per provare a offrire quel libro a degli studenti, e vedere che effetto faceva.

Per quanto un libro rappresenti un oggetto ignoto per molti adolescenti, devo dire che la proposta non è caduta nel vuoto, forse anche perché i ragazzi a cui l’ho fatta sono degli studenti di un Liceo Artistico (il “Bruno Munari” di Castelmassa, in provincia di Rovigo) abituati da sempre a mettersi in gioco, a sperimentare e a farsi guidare da una didattica che potremmo definire innovativa. In un liceo artistico, anzi, senza innovazione si muore, visto che la fantasia regna sovrana.

La lettura di Mai stati meglio, così, non è rimasta lettera morta, ma ha fornito ai ragazzi l’occasione per provare a mettere in pratica la lezione “storioterapica” di Celi & Santangelo, applicandola alla parte della storia in cui sono più ferrati: quella dell’arte.

Ciò che ne è venuto fuori lo trovate – in appendice al libro digitale, insieme a contributi di altre classi italiane – qui: ebook arricchito

 

 

Ermanno Ferretti è nato a Rovigo 35 anni fa. Dal 2005 insegna nelle scuole superiori della sua provincia, principalmente filosofia e storia. In questi dieci anni, però, si è dato da fare anche in altri campi: ha pubblicato Per chi suona la campanella (Fazi, 2011) e Storia semiseria e illustrata della filosofia occidentale vol.1 (Fazi, 2014), ha creato il sito Cinquecosebelle.it, e soprattutto è andato a vivere da solo, si è sposato, ha avuto tre quattro figli, ha imparato a cambiare i pannolini e mille altre cose.

(Di come #CondividereLaScuola, della vita in classe e di questo specifico esperimento @scrip parla anche qui, qui e qui)

www.ermannoferretti.it