L'arte della condivisione
di Marco Aime, Matteo Aria, Remo Bodei, Laura Bosio, Alain Caillé, Adriano Favole, Serge Latouche, Luca Serianni

L'arte della condivisione

Per un'ecologia dei beni comuni

In un momento in cui la crisi economica impone un ripensamento profondo del nostro vivere insieme, l’arte di condividere diviene una strategia importante e di grandissima attualità. Lo sharing – come la rete ci ha insegnato a chiamare la condivisione – diventa a tutti gli effetti un’opportunità per ridefinire il nostro presente, forse l’ultima possibilità che abbiamo per affrontarne le contraddizioni.
Nel contributo del filologo e linguista Luca Serianni l’analisi della condivisione linguistica nel nostro paese prende l’avvio dal passato, dall’“italiano pidocchiale” del XVI secolo. Profondamente radicata nel presente è invece l’idea di una rivendicazione etica dell’Europa immaginata da Marco Aime. La possibilità di colonizzare galassie e trasferirvi il genere umano, prima che la Terra diventi inabitabile, proietta infine il ragionamento del teorico della “decrescita felice” Serge Latouche nel futuro. I lettori curiosi alla ricerca di nuovi strumenti di comprensione troveranno stimoli inaspettati e originali anche nei contributi della scrittrice Laura Bosio, del filosofo Remo Bodei, del sociologo Alain Caillé e degli antropologi Matteo Aria e Adriano Favole.
La condivisione, il mettere in comune risorse e opinioni, è alla base della convivenza civile. Elemento costitutivo dell’umanità e di molti aspetti della contemporaneità, il condividere si contrappone all’individualismo possessivo, alla competizione e al consumismo. All’arte della condivisione, tra passato, presente e futuro, dedicano qui le loro riflessioni otto acuti osservatori del mondo di oggi.

MARCO AIME è professore di Antropologia culturale all’Università di Genova. Ha svolto ricerche sulle Alpi italiane e in Africa occidentale. Si occupa del rapporto fra identità culturale e contemporaneità. All’attività di antropologo affianca la produzione favolistica e narrativa. Fra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: Il soffio degli antenati. Immagini e proverbi africani (2017), L’isola del non arrivo. Voci da Lampedusa (2018), Comunità (2019), Classificare, separare, escludere. Razzismi e identità (2020). Per Utet ha pubblicato Senza sponda. Perché l’Italia non è più una terra d’accoglienza (2015) e Tra i castagni dell’Appennino. Conversazioni con Francesco Guccini (2016).

insegna Antropologia Culturale presso l’Università di Genova. È autore di saggi e racconti, oltre che di numerosi articoli scientifici.

professore di Filosofia alla UCLA di Los Angeles, ha insegnato a lungo alla Scuola Normale Superiore, all’Università di Pisa e in diversi atenei europei e americani.

È autrice dei romanzi I dimenticati (Feltrinelli, 1993, Premio Bagutta Opera Prima), Annunciazione (Mondadori, 1997, Premio Moravia), Le ali ai piedi (Mondadori, 2002), Le stagioni dell’acqua (Longanesi, 2007, finalista al Premio Strega), Le notti sembravano di luna (Longanesi, 2011) e dei saggi Teresina. Storie di un’anima (Mondadori, 2004) e D’amore e di ragione. Donne e spiritualità (Laterza, 2012).

sociologo francese di fama internazionale, insegna Sociologia presso l’Université Paris X Nanterre. È fondatore e direttore della rivista “La Revue du M.A.U.S.S.”.

ADRIANO FAVOLE insegna “Cultura e potere” e “Antropologia Culturale” presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino. Specialista delle culture oceaniane, ha lavorato più di recente sugli Oltremare europei, fondando il Centro di Ricerca “Arcipelago Europa”. Si interessa di antropologia politica, del corpo e del patrimonio. Collabora con il settimanale “La Lettura” del “Corriere della Sera”. Fra i suoi saggi ricordiamo: Resti di umanità. Vita sociale del corpo dopo la morte (2003), Oceania. Isole di creatività culturale (2010) e La bussola dell’antropologo (2015). Di recente ha curato L’Europa d’Oltremare. Culture, mobilità, ambienti. Con Utet ha pubblicato Vie di fuga. Otto passi per uscire dalla propria cultura (2018).

economista e filosofo francese, è il principale promotore dell’idea di decrescita. È animatore della rivista “La Revue du M.A.U.S.S.”, presidente dell’associazione culturale La ligne d’horizon e professore emerito di Scienze Economiche all’Università di Parigi Sud (Orsay).

insegna Storia della lingua italiana all’Università La Sapienza di Roma. Accademico dei Lincei e della Crusca, è direttore delle riviste “Studi linguistici italiani” e “Studi di lessicografia italiana” e vicepresidente della Società Dante Alighieri.


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