Figure piscianti
di Jean-Claude Lebensztejn

Figure piscianti

1280-2014

Figure piscianti 1280-2014 è un saggio impertinente e erudito, tanto rigoroso quanto spudorato, venato di arguzie e di humour sottile. L’argomento è all’apparenza bizzarro, forse tabù; di certo ignorato dagli storici d’arte,accantonato come ridicolo o disgustoso.

Secondo Jean-Claude Lebensztejn, invece, «nulla è da prendere più sul serio del riso e del disgusto». Per questo ha intrapreso un’originale mappatura, mai tentata prima, delle figure piscianti nella storia dell’arte, a partire dalla più popolare, l’immagine giocosa del puer mingens, il bambinetto intento a fare la pipì che ritroviamo scolpito sui sarcofaghi romani, disegnato sui margini dei codici medievali, nei putti del Rinascimento e nelle fontane barocche – che è finito perfino sull’etichetta di una birra belga e in un videogioco installato nei bagni pubblici di Tokyo.

Da lì, in un percorso illustrato con oltre 150 immagini, Lebensztejn ricostruisce la curiosa genealogia di un leitmotiv che sfida i limiti della rappresentazione, e ce ne svela le mutevoli implicazioni e i significati nascosti: dall’affresco nella basilica superiore di Assisi, dove un angelo dietro una colonna sembra accingersi a un atto così poco sacro – ma solo ai nostri occhi – proprio sopra la Crocifissione di Cimabue, fino alla trasgressione poetica dei Piss Paintings di Andy Warhol e alle performance più estreme della body art, passando attraverso la grazia esoterica di Lorenzo Lotto, la mitologia classica reinventata da Tiziano e Rubens, l’agreste innocenza di Rembrandt e l’erotismo voyeur di Boucher e Picasso, senza dimenticare una quantità di invenzioni spesso poco note di maestri e artisti minori, che sono qui interpretate anche grazie al confronto con opere letterarie fondamentali come l’Hypnerotomachia Poliphili o Gargantua e Pantagruel.

Con esattezza e concisione, in queste pagine magistrali si intrecciano religione e alchimia, figurazione simbolica e realismo, dottrina e scandalo – fino alla profanazione –, erotismo e innocenza, brutalità e tenerezza. A prendere forma è così non solo una stravagante rassegna, ma una decodifica pungente di secoli di iconografia e cultura europea: la storia del nostro sguardo segreto.

critico e storico dell’arte francese, è professore emerito all’Università di Parigi Panthéon-Sorbonne. Nella sua decennale carriera accademica si è occupato di numerosi e poliedrici ambiti di ricerca, che spaziano da Pontormo a Malcolm Morley, dall’arte classica a quella del XVIII e del XX secolo, fino alla musica e al cinema, con una particolare attenzione alle questioni del gusto e delle norme estetiche. Importante studioso di Cézanne, ha scritto il testo di riferimento Études cézanniennes (2006) e curato l’edizione critica delle lettere del pittore, Cinquante-trois lettres (2011). Tra i suoi ultimi libri: Pygmalion (2010), Déplacements (2014) e Kafka, Sade, Lautréamont. Rêve déchiré (2017).

 

  • Argomento Arte
  • Tradotto da Rinaldo Censi
  • ISBN 9788851162306
  • Data di uscita 19.03.2019
  • Formato Cartonato con inserto fotografico
  • Pagine 200, con 136 illustrazioni a colori e 25 in bianco e nero

€ 28,00
Amazon Mondadori Store IBS laFeltrinelli

Potrebbero interessarti

un-messaggio-per-garcia
di Attilio Brilli

La grande incantatrice

Il fascino dell’Italia per i viaggiatori di ogni tempo
un-messaggio-per-garcia
di Kassia St Clair

Atlante sentimentale dei colori

Da amaranto a zafferano 76 storie straordinarie
un-messaggio-per-garcia
di Luca Barcellona

Anima & Inchiostro

Scrivere a mano come pratica per migliorare se stessi
un-messaggio-per-garcia
di Alec Ryrie

Il senso di non credere

Una storia emotiva del dubbio
ter::show(); ?>